Nativa
di Houston, Texas, la ventunenne Beyoncé Knowles
è uni dei membri fondatori, nonché la principale
autrice delle Destinys Child, uno dei gruppi femminili
di maggior successo della storia della musica. Molti dei
successi delle Destinys Child vedono Beyoncé
co-autrice e co-produttrice; il gruppo ha venduto più
di 33 milioni di dischi nel mondo. Quando Beyoncé
ha vinto nel 2001 il premio dellASCAP (lassociazione
americana degli autori, compositori ed editori musicali)
come autrice pop dellanno è diventata la prima
donna afro-americana (e la seconda donna in assoluto) a
ricevere una tale onorificenza.
Le Destinys Child, sotto la guida di Beyoncé
Knowles e Kelly Rowland, sono esplose sulla scena mondiale
nel 1997 con il loro singolo da multi-platino No,
No, No tratto dal loro album Destinys Child.
Quel successo è stato quasi minimizzato dalla pubblicazione
di "The Writing's On The Wall" nel 1999. Quel
disco avrebbe venduto più di 10 milioni di copie
nel mondo, grazie anche a tre singoli da Top 10: "Jumpin,
Jumpin", "Say My Name" e "Bills, Bills,
Bills", che è stato 9 settimane al primo posto
della classifica di Billboard dei singoli R&B.
Un anno dopo che, nel 2000, Michelle Williams era entrata
nelle Destinys Child, il gruppo ha pubblicato "Survivor"
che si è insediato subito alla posizione numero 1
della Billboard 200. Dopo quattro settimane dalla pubblicazione
"Survivor" era doppio platino in America e avrebbe
venduto nove milioni di copie nel mondo. Nel 2001 le Destinys
Child hanno vinto due Grammy: Best R&B song ("Say
My Name") e Best R&B performance by a Duo or Group
("Say My Name"). Le Destinys Child hanno
vinto numerosi altri premi, tra i quali il premio di Billboard
come artista dellanno.
Intensa anche lattività live del gruppo che
ha partecipato a numerosi eventi importanti come il Michael
Jackson 30th Anniversary Concert Special e il Concert For
New York City.
Ad
aiutare Beyoncé ad avere fiducia nel proprio istinto
ci sono comunque una serie di collaboratori di alto livello,
tra questi Missy Elliot, Jay-Z, Sean Paul, Mark Batson,
Mario Winans, D-Roy & Mr. B, Big Boi (Outkast), Rich
Harrison, Fanatic, Scott Storch e il leggendario Luther
Vandross su The closet I Get To You. Beyoncé
condivide la produzione con suo padre, nonché manager,
Mathew Knowles. Il ruolo di Beyoncé è stato
importante in ogni fase del lavoro: dalla composizione dei
brani alla scelta del materiale, alla produzione, al mixaggio,
al mastering. Beyoncé rende omaggio al padre nella
traccia nascosta del disco che, giustamente, si intitola
Daddy ed è stata prodotta da Beyoncé
e Mark Batson.
A
cura di:
Sonymusic.it